Duca d'Urbino. Dopo la morte violenta del fratello Oddantonio, gli successe
nella signoria di Urbino (1444). Capace nel governo dello Stato, ricoperse un
ruolo di primo piano nella politica italiana del tempo soprattutto in forza
delle sue non comuni qualità di condottiero. Allorché passò
al servizio di Ferdinando I re di Napoli, lo sostenne validamente durante alcuni
anni nella guerra contro Angioini e baroni; appoggiò quindi papa Pio II
nel conflitto contro Sigismondo Pandolfo Malatesta. Al culmine del successo,
F. ebbe allora attribuito il comando della Lega italica (1466), per la
quale guadagnava sull'esercito veneziano di Colleoni la decisiva vittoria di
Molinella (23 luglio 1467). Splendido e intelligente mecenate,
F.
raccolse nel palazzo ducale, fatto edificare ad Urbino dal Laurana, intorno a
sé e alla seconda moglie Battista Sforza, letterati e artisti; e
lasciò la più splendida raccolta di codici del suo tempo (Gubbio
1422 - Ferrara 1482).